150° UNITA’ D’ITALIA, concorso di narrativa a Calvenzano

150° UNITÀ D’ITALIA

5° CONCORSO DI PROSA

“QUESTA NOSTRA BELLA ITALIA”
CALVENZANO BERGAMO

RACCONTO VINCITORE

COME UN’AQUILA IN VOLO

150° UNITA' D'ITALIA, prima classificata Aurora Cantini
150° UNITA’ D’ITALIA, prima classificata Aurora Cantini

IL TESTO INTEGRALE

“Mio padre mi accoglie sulla porta dell’antica casa colonica dove sono nata e dove ancora lui vive con mia madre e le ultime mucche nella stalla.

Sono nata negli anni Sessanta in una valle incuneata come un graffio di roccia tra le Orobie Bergamasche, un gruppo di case addossate le une alle altre a guardia e portale dell’alta Valle Brembana. I miei occhi di bambina hanno giocato con i profili imponenti sopra il cielo del Monte Cabianca a est e del monte Pegherolo a ovest, unica compagnia al rumoreggiare del torrente Brembo nelle sue rapide irrequiete.

L’austero Arera incombeva su di me e io, aggrappata ai rami più alti degli alberi di ciliegie selvatiche, sognavo di evaporare via come un’aquila in volo. A quindici anni non ne potevo più di stare qui, sepolta tra le montagne come la neve che si accumula nei lunghi e freddi mesi invernali.

Mi sentivo in gabbia, morta prima del tempo. Vedevo gli altri ragazzi, i turisti, i villeggianti, venire quassù in vacanza, senza alcun pensiero, portando vita e movimento al paese, pronti a scoprire il Sentiero dei fiori e delle farfalle, o salire ansanti fino al Rifugio Calvi, e poi ancora Branzi, Foppolo, le piste da sci. «Come siete fortunati voi che vivete qui» esclamavano pieni di stupore con le loro cartine in mano, mentre noi del paese eravamo sempre indaffarati nelle mille incombenze della stagione estiva o nei campi per il fieno, tra temporali e mandrie all’aperto.

Poi a settembre arrivavano le nuvole basse, che si portavano via la luce e la vivacità: tutto ritornava silenzioso, immobile, come già in letargo. Anche il lago si chetava dei bagnanti, diventava spento e opaco, come senza riflesso.

Io mi recavo al costone e sognavo di librarmi sopra l’orizzonte, giù verso Branzi e oltre, fino a svanire lontano. Finché convinsi mio padre a darmi ascolto: volevo studiare nella grande città, volevo realizzarmi.

«Guardandoti così, fissa verso un punto lontano, mi sembra ieri che eri una bambina» esordisce lui, con voce rotonda e densa. «Resistente alla fatica e alla bufera, tenace come la nostra gente di montagna. Come le ciliegie volevi afferrare una stella e poi un’altra, e un’altra ancora. Seguivi l’ombra del giorno, ti riempivi di orizzonti. Eri la mia vita, ma non potevo legarti alla terra, tu che volavi sopra di essa.»

Annuisco tra le lacrime. «Sono ritornata, oggi che compio quarant’anni. Questa nostra terra, aspra e perenne, mi ha atteso per tutto questo tempo, qui, dove la roccia si fonde al muschio e genera l’eternità. Solo ora capisco che anche io sono sempre rimasta qui, con la mente e il pensiero, in questa valle. Sono scesa dalla strada a tornanti solo per portare laggiù la voce di tutti coloro che su queste montagne hanno faticato e lottato per una vita di dignitosa povertà.»

Lo osservo nelle profonde rughe di fatica.

150° UNITA' D'ITALIA
150° UNITA’ D’ITALIA

«Ho sempre pensato di averti deluso, te e la mamma, per questa mia fretta di togliere dagli occhi ogni ricordo della vita quassù. Ma non ero davvero felice, mi mancava qualcosa. Qui ero qualcuno, là nessuno, solo una dei tanti.»

Mio padre riflette. «I giovani che, dopo la guerra, partivano dalla Valle Brembana per cercare lavoro all’estero, fuori dall’Italia, si sentivano lacerati, in colpa, divisi tra due mondi, ma nello stesso tempo desiderosi di andare, di scoprire. Anche io sono partito, lo sai, senza che né il pianto di tua nonna, né le grida di mio padre, perché lo lasciavo solo ad occuparsi di tutto il lavoro con le bestie, riuscissero a farmi cambiare idea. Ero deciso, tenace, baldanzoso: volevo cambiare la mia condizione. Mi illudevo che il mondo là fuori fosse un pozzo di desideri esauditi. Quando sono tornato è stato come riscoprire la

mia vera identità, di italiano e di bergamasco e da quel giorno ne sono stato pienamente consapevole ed orgoglioso. Questa nostra bella Italia ha solo noi come unica bandiera.»

Sommersa dal rimpianto, lascio che le sue braccia scaldino le mie ossa.

Mi sento come l’antica flora e fauna che, sospinte dalla lenta ma inesorabile invasione dei ghiacci, furono costrette a migrare e a spostarsi sempre più a sud, per non soccombere alla morsa del gelo. Molte specie sono scomparse, altre invece sono sopravvissute, riguadagnando lentamente gli antichi territori e risalendo la valle man mano che il clima intiepidiva. Non mi sento più intrappolata tra le cime delle Orobie. Questo mio cuore, come un relitto glaciale, ha ripreso a battere al respiro della montagna.

L’APPROFONDIMENTO

 Per chi volesse approfondire, può trovare il racconto inserito nel romanzo dedicato alla montagna bergamasca, ai suoi emigranti in terra d’America e all’attentato alle Torri Gemelle:

Come briciole sparse sul mondo

Pubblicato da Aurora Cantini

Aurora Cantini, insegnante di scuola primaria, scrivo dall’età di 10 anni. Ho pubblicato tre libri di poesie: “Fiori di campo” Edizioni Il Grappolo Salerno 1993 (rieditato nel 2011), “Nel migrar dei giorni” Edizioni La Conca Roma 2000, “Uno scrigno è l’amore” Ed.Circolo Culturale Identità Pontedera 2007 e un libro di narrativa “Lassù dove si toccava il cielo” Edizioni Villadiseriane Bergamo 2009, presentato a Roma dalla giornalista di Rai1 Alma Grandin allo Spazio Bergamo dell’Arciconfraternita dei Bergamaschi. Nel 2012 è uscito il romanzo "Come briciole sparse sul mondo", Aletti Editore, centrato sulla tragedia delle Torri Gemelle vista da chi era intrappolato nella Torre Nord. Nel 2014 ecco il quarto libro di poesie, "Oltre la curva del tramonto" per LietoColle Editore, insieme al libretto in memoria del mistico frate questuante Fra Pacifico da Amora (1883-1937) dal titolo "Un campo di stelle il mio riposo" Edizioni Villadiseriane. Nel 2000 conferimento del titolo onorifico di “Cavaliere per la poesia” e la qualifica di “Poeta insigne” a Roma, “per i meriti faticosamente acquisiti e imperniati sulla crescita culturale del nostro Paese senza l’aiuto dei mass-media.” Nel 2004 premiata insieme all’On. Giulio Andreotti dallo scrittore Giuseppe Todisco durante una solenne cerimonia nella Sala Paolina di Castel Sant’Angelo a Roma, nell’ambito del Premio Letterario “I Poeti del Terzo Millennio” con prefazione di Massimo Rendina e postfazione di Giulio Panzani. Nel 2006 medaglia d’argento dallo scrittore Manrico Testi in Palazzo della Signoria a Firenze nel Salone dei Cinquecento (sede del Consiglio Comunale) e alla 17^ edizione del Premio Biennale di poesia e narrativa ”Massimiliano Kolbe” Savigliano Cuneo. Due medaglie d’oro (poesia nel 2008 e prosa nel 2009). Nel 2010 conferito il titolo di “Accademico d’Onore” a Caserta per “la fedeltà di questi anni alla comunicazione poetica e il costante impegno nella cultura”. Nel 2009 2^ classificata concorso “Angelo Musco – poesia, prosa e arti figurative” Accademia Internazionale Il Convivio” Giardini di Naxos Messina, presidente lo scrittore critico letterario e giornalista Giorgio Barbieri Squarotti. Nel 2010 seconda classificata per la poesia al XXIV Premio Letterario Laurentum, Roma, uno dei più prestigiosi in Italia, premiata dall’On. Gianni Letta e Pino Insegno, insieme al compositore Ennio Morricone, presente Maurizio Cucchi, Mauro Mazza, Davide Rondoni, Simona Izzo, Ugo Pagliai. Terza classificata al XXVIII Premio Letterario “Giorgio La Pira” a Pistoia, premiata insieme a Bamir Topi, Presidente dell’Albania, don Luigi Ciotti, Luigi Cardini, Presidente Nazionale Avis, Pietro Grasso Procuratore Nazionale Antimafia, nell’ambito della 28^ Giornata della Pace, della Cultura e della solidarietà. Inserita in moltissime antologie di poeti contemporanei. “Gran riconoscimento e merito della Giuria” al Premio letterario internazionale “L’integrazione culturale per un mondo migliore” organizzato dal Consolato Generale dell’Ecuador a Milano e dal Centro di Arte e Cultura Ecuador Sezione Letteratura, Presidente Guaman Allende. Numerosi primi posti in moltissimi concorsi letterari nazionali e internazionali. Molti interventi nelle scuole primarie sul tema della poesia. Partecipazione a varie rassegne letterarie: “Aperitivo con l’autore 2011 Rovetta” in cartellone con nomi eccellenti quali: Paolo Aresi, Marco Frattini… “Incontro con l’autore 2011 Libreria Mondatori Lovere” in elenco accanto a nomi famosi, come: con Paolo Aresi, Raul montanari, Fabrizio Carcano, Mario Mazzantini, Beppe Bigazzi, Elisabeth Mantovani… Collabora da esterna con il Portale Web della Val Seriana www.vivisulserio.it e con www.bergamasca.net Inserita del Gruppo Lettori del Centro del Libro Parlato Fratelli Milani, Brescia, per l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti onlus.